Une rose est sur la table
ce rose-là niche surtout dans les plis
la rosa del tempo si apre e si gualcisce
ac post diluvium rursus hiet rosa:
rosa senza spine, il rosa delle guance
così mansueto rosa occidentale.
Tornano Bacco, Meo e la Rosa,
una giovine femmina in veste rosa
Annina tutta odorosa
fior de la rosa che fugace il verno
’na mattina, Zi Rosa, nun vedemmo:
the rose is out of town.
And I’m a rose!
Go not too near a house of rose
sopra un cavallo rosa, a primavera.
Veggo la rosa, tornano… addio signorina
ce lo insegna la rosa aperta sul roseto
blu e rosa del cielo intravveduto.
Du meinest mich, die rose, gewi,
de una rosa dulce de oro,
rosa a rosa, làgrima a làgrima,
todas las rosas son la misma rosa?
A fresh-blown musk-rose. ’T was the first that threw,
it is if the rose should pluck herself.
Nessuno ha mai messo la mano su una guancia di rosa
rosa spento, oro vecchio, grigio piombo, lillà
piccole nuvole rosa confetto
dalla fioritura rosa a vedersi, ma fiamme a toccarle!
Come cadrà? Va la foglia di rosa
di rosa, e ne gioiva!
Chija rosa promentìa?
Passa l’aceddhu e pizzica la rosa
la rosa degli amati orti d‟intorno,
poi di luna un inane fianco rosa
con la rosa de fuego en vuestra mano,
par une rose qui nubile la pallume.
Sete più roscia vo’, che n’è ’na rosa,
tu je’ la rosa, mammeta la cima.
Come piace la rosa che si coglie
and what is love but a rose that fades?
Un’appassita rosa
rosa novella, su più alto stelo,
benché la rosa sullo stel superba
di fragranze di rosa e gelsomino,
rosa dacquata, parma beneditta!,
cantando in un lume di rosa
fragri la rosa e il timo dell’Imetto
potrei, in prosa, forse, dire la parola giusta:
la roza in bucca e lo garofo in mano,
nella rosa, e biancheggi entro i ligustri,
vedi tu questa rosa, e là quel giglio?
Come rosa fra le spine, così ti aggiri fra molti
salvia, rosa, un nocciolo e cipolla selvatica senza germoglio
rugiada di occhio, bianco come latte, rosso come rosa.
Quando passato è giugno, la sfiorente rosa
e la rosa sfiorita non si aprezza:
invan cercherai poi di còr la rosa
nei cumuli rosa tra le braccia,
nel nero, giù fra vegetali e pellicce e rosa
appena, grigio su rosa, dal lato.
Pere spadone! Mele della rosa!
Centro, la rosa della contemplazione
blanc et de fores verges de rubis entourent la rose d’eau,
il sonne une cloche de feu rose dans les nuages.
Ti livello al suolo raso della rosa città di cui
imbiancati di polvere e di lacrime, il rosa e il sale.
I fiori rosa colti dal mio melo,
l’ancella si ravvii i capelli neri, la rosa emani
le loro carni rosa.
Rosa che, per paura d’autunno, fugge via dal giardino.
Ooh rosa mea galana
e la rosa al suo bacio il capo inchina.
Ti fu tomba la rosa e nenia il riso,
fiamme in giacinto e ne la rosa il foco
la rosa spina, lo splendor baleno,
that thereby beauty’s rose might never die.
Bella ci appar la rosa, ma più bella la pensiamo
attornu attornu di oru e di rosa.
Sicca la rosa e spampinata cari
iulca la rosa, làncina anche il santo,
sola rosseggia e semplice la rosa.
Roldano de la Rosa è il duca loro
D’aneto e rosa e viole bianche, e steso,
lucciola in siepe bruna, o ape in rosa.
O rosa, o rosa, o rosa gentilina
und manchmal rosenfarbene moscheen
qual rosa tenerella, che al sole
bacio! Rosa malva nel giardino delle carezze!
Il nobile romanzo de la rosa
lo ammetto: la rosa selvatica.
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