WIMBLEDON
Anatema iettaris in catacumene
e suo fratello U.E.D.A.
ignoti alle cantine scavalcavano recinzioni,
cancelli, per giocare a pallamuro
e fare le olimpiadi: cinque alberi, sette alberi,
lancio della pietra, cento metri, salto in lungo,
giro della pista. Organizzava U.E.D.A.
*
THERESA MAY
Manufatti, servizi poi finanza
questo sistema è fuori controllo.
Chi dirà basta? Accadrà sul K2.
Ti pago perché tu prenda denaro
che quelli aspetteranno invano
finché stanchi, reclameranno
reflazione! Erutti il debito
mandando in fumo la montagna.
*
NO TO RACISM
Cos’è questa voce che dite io ho?
Non sento, non l’ho
questo corpo nel quale mi sistemi.
Dulcinea!
Di te mi resta il nome e dunque l’ho.
Non sbatte porte eppure vive
mi spinge a uscire
costringe al passo membra stanche
ma stanco non sono, corpo non ho
non sono chi dici io sia.
*
CLAUDIO
Ecco, qualcuno già storce la bocca:
linguaggio un po’ troppo oggidiano,
non è parlando tra amici che scocca
la sapida procella.
Mi pare si dica che sto a giocare.
Dunque, qualcosa di simile accade
da quando sono nato
in nessuna parte di mondo
mi posso accasare: mille contrade
e nessuna città per riparare.
*
TORINO
Sto giusto scrivendo questa poesia
perché nel sottotetto c’andrò solo io
e non tu che mi leggi, ma nemmeno
i milioni che non mi leggeranno
per i più vari e sbagliati motivi,
perché magari non arriveranno
nelle stanze di questa sottostiva
senza un poeta che scrive sui muri.
*
OIL PALETTE N.8
Risulte computazionali non attese.
Avessi inserito un try/check
il tipo avrebbe convenuto l’errore non è mio
nonostante lo spreco di risorse.
Resta un programma avviato senza dubbio,
qualche parte fugace come un cavallo di Troia
bisognoso di rodaggio ma buono in prospettiva.
I soli testi sono ora in “Strenue”, 2023, ISBN 979-8856708300, stampa indipendente con Amazon.it (scarica qui il .pdf gratuito)