Forse stiamo perdendo il gusto dell’iperbole
almeno un piccolo investimento di capitale affettivo
attaccati teneramente ad un sogno ormai scaduto
insufficientemente scafati per una retorica propria
manifestazioni complesse generate da una moltitudine
molto, moltissimo di inconosciuto e inconoscibile
la medesima luce: quella di un neon tendente al blu
evento di molto maggiori spessore e drammaticità
bolle temporali passate artisticamente in giudicato
sicuramente rivoltanti, ma altrettanto le difese
sono modi dolci e modi ruvidi di metterle sul piatto
così come l’illusione di una qualche rivendicazione
un emolumento per il solo fatto di essere senzienti
una serie di dimenticabilità, trascurabilità, inattendibilità
abbastanza senso per dimenticare tutto il resto
perché in effetti incomprensibile nella nostra tradizione
ma la colla sociale tiene ancora, quasi nessuno muore.
Marzo 2023
Ora in “Strenue”, 2023, ISBN 979-8856708300, stampa indipendente con Amazon.it (scarica qui il .pdf gratuito)