Tu sembravi

Tu sembravi già giovane
una nera cornacchia.
Le si scruffano al vento
le penne, il becco mima
per dire, e in aria casca;
ma, nel gracchiare, ha il lento
tuo piglio di cimina,
e secede la torba,
risoluta e superba.
Ha il sapere del maschio.
È come sono tutte
le ottime trimurti
degli scriventi dozzinali
che dicon sempre solo io.
Così, se l’occhio, se il giudizio mio
non m’inganna, fra questi hai i tuoi uguali,
e in nessun altro crocchio.
Quando la sera ingegna
le comarelle,
metton versi che ricordan quelli,
tristissimi, onde coi tuoi strali
ti queruli, e non sai
che la tua rima ha la densa e sorda
ritmica dei pellai.



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